mercoledì 31 dicembre 2008

...e le giornate si stanno accorciando.

Questa foto non tanto per il tramonto, ma perché è stata scattata alle dieci e un quarto di sera.

(per chi non se ne è accorto: le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra)

martedì 30 dicembre 2008

El Hombre Araña

E' una città con mille insidie.
Ma qualcuno, là sui tetti, veglia su di noi...


...siamo in piena fase Uomo Ragno, le Tartarughe Ninja ne soffrono un po'.

domenica 28 dicembre 2008

Buenos Aires

Buenos Aires è un bellissimo paio di scarpe in pelle di altissima qualità ed estremamente eleganti, ammorbidite dal tempo e dall'uso costante. Un paio di scarpe la cui pelle è migliorata invecchiando e che si è modellato perfettamente al piede di chi lo ha calzato. Un paio di scarpe che ha solcato i selciati delle vecchie strade, che ha pestato le lucide pavimentazioni della stazione centrale del Retiro negli anni '30, che ha ballato il tango ancora in compagnia di un uomo e non di una donna. Scarpe un pò ammaccate, un pò impolverate, ma comode, ancora funzionali e che mantengono il ricordo di tempi passati, tempi di grande lusso. Un paio di scarpe da cui è difficile separarsi.

venerdì 26 dicembre 2008

Quanti portinai!

Ho capito! I portinai sono due, ma hanno tanti amici. Si ritrovano nella hall del palazzo e lì si intruppano. (vedasi L'ascensore deamortizzato del 7 Dicembre)

giovedì 25 dicembre 2008

Piccola Società

Pequeña Sociedad, così si chiama un locale ideato a doc per genitori e figli. Varie stanze giochi per fasce di età differenti, una stanza comune di incontro per tutte le età con poltrone e specchi deformanti e il Café Gourmet, una sala con comodi tavoli e rete Wi Fi dove puoi trascorrere un sereno pomeriggio mentre i tuoi bimbi si scatenano altrove in compagnia di coetanei e seguiti da animatrici. Un altra piccola oasi nella tempestosa Buenos Aires.
C'è la stanza per i più piccoli con materassi gommosi dove poter saltare come matti, la stanza dei vestiti e burattini per travestirsi e fare teatro, la stanza delle palle, del tappeto elastico, dei giochi di società, la stanza dei compleanni dove poter ballare e correre a più non posso. L'unica cosa è che si trova nel Barrio Nuñez a un'ora di autobus da San Telmo, dove viviamo noi.

Regalo di Natale

Giochino per le feste

mercoledì 24 dicembre 2008

Feliz Navidad

Nei biglietti di auguri, in televisione e nei manifesti pubblicitari l'iconografia è sempre la stessa: caminetti accesi, sciarpe, berretti, fiocchi di neve.
Qua ce la mettono tutta...
ma l'atmosfera natalizia soffre un po' i trenta gradi all'ombra.
In ogni caso BUON NATALE!!!

sabato 20 dicembre 2008

Dalla padella alla brace

Stiamo mangiando veramente tantissima carne. Impossibile non venire catturati dalle mille ragnatele di fumo che escono invitanti, a qualsiasi ora, dai localini sparsi in ogni angolo della città. Stiamo contribuendo attivamente alla distruzione del pianeta... spendendo meno di 15 euro in quattro! Ma ho finalmente trovato il mio negozietto bio. Si chiama Zen. L'ho incontrato a una quadra da casa, 100 metri. Formaggio di capra, uova di galline scorazzanti libere nei prati, cereali di ogni genere, legumi secchi, hamburgher di miglio, lenticchie, soya, ceci, tutto... seitan. Così fra una bistecca e l'altra posso disintossicarmi la coscienza con le mie ricette. L'olio, un problema. L'olio di oliva ha un sapore strano, inutilizzabile. Non necessariamente bisogna ritrovare i sapori di casa, ma l'olio di oliva bisognerebbe portarselo dietro al posto dello shampoo. Abbiamo declinato sull'olio di girasole, insapore. Poi nel mio negozietto Zen ho trovato l'olio di Canola, aveva sull'etichetta un bellissimo fiore giallo, e subito sotto una scritta riportava: rico en omega 3, 6 y 9. Il commesso mi assicura che è insapore... pure questo. Va benissimo, meglio non rischiare. Su Internet scopro poi che l'olio di canola è un olio di colza geneticamente modificato. L'olio di colza è quello usato per produrre il bio disel, l'olio di canola (canadian oil) è stato modificato in Canada per eliminare l'acido grasso velenoso e messo in commercio come prodotto alimentare. Viene usato molto dai cinesi... in Italia pare non esista. La cosa ha iniziato un pò a preoccuparmi. Meglio forse adagiarsi sulla prossima ragnatela.

Il duro lavoro del copywriter

Sono due le auto che vanno per la maggiore qui nella capitale argentina.
Una versione più ampia della Fiat PALIO che si chiama SIENA, e una versione ridotta della Volkswagen GOLF che si chiama GOL

venerdì 19 dicembre 2008

Museo de los Ninos

Siamo stati al Museo dei Bambini all'interno del bellissimo mercato di Abasto (mercato negli anni '30, ora centro commerciale). Il "museo" è diviso in vari ambienti dove i bambini possono agire liberamente muovendosi tra vari scenari riprodotti a loro misura. Mi aspettavo "temi" classici tipo la fattoria, il mare, il bosco... Il museo ha invece un taglio decisamente più moderno e offre spazi come lo studio televisivo (camerini compresi), il supermercato (sponsorizzato Nestlè), il fastfood (MacDonald), la banca (interessanti i pannelli che insegnano come contrarre mutui), il salone di bellezza, la raffineria di petrolio, e il cantiere edile. L'area Guantanamo sarà realizzata a breve. Aaron e Nausicaa si sono divertiti come pazzi. Temo dovremo tornarci. 

domenica 14 dicembre 2008

Libreria, Café o Teatro?

Abbandoni l'affollata, caotica e rumorosa calle Santa Fe e ti tuffi in un irreale mondo di carta. Quello che ho di fronte sarebbe il paradiso per molti... Si trova al numero civico 1860 di Santa Fe, una libreria nel pieno centro di Buenos Aires ospitata dal vecchio teatro "Gran Splendid", non proprio la fenice di Venezia, ma sul genere, con bei palchi dorati affacciati sulla platea. Sul palcoscenico è in scena permanente un meraviglioso Café, El Café Ateneo. La cosa fantastica? Entri, scorrazzi in maniera elegante e disinvolta fra le ricche scansie della libreria, raccogli la tua pila di libri, che aumenta esponenzialmente con l'aumentare del battito cardiaco, che aumenta a sua volta per l'ilarità, e, carico come un mulo, sempre mantenendo una certa classe, ti puoi dirigere verso il palcoscenico. Scenografia compresa di divani, tavoli, sedie, camerieri a tua disposizione, bar e persino un pianoforte a coda. Ti siedi, ovunque tu ritenga opportuno, oppurtuno ho detto, non in braccio alla prima signora subito dopo i gradini, e inizia la consultazione. È incredibile, hai a disposizione uno spazio comodo dove poter consultare libri, parlare con amici, incontrarsi, decidere o meno se comprare un volume, bere un caffè con magari anche un pianista che accompagna i tuoi pensieri. E se trovi un libro incelofanato te lo s-celofanano pure!
Noi è la seconda volta che andiamo, la prima volta Aaron dormiva e l'abbiamo sdraiato su uno dei divani mentre Nausicaa veniva intrattenuta da un sassofonista Jazz, la seconda volta Nausicaa dormiva e Aaron si sorseggiava il suo drink di naranja y frutilla seduto comodamente sul divano. Al piano di sotto c'è la libreria dei bimbi, scale mobili, scendi e i bimbi possono fare la stessa cosa che gli adulti fanno al piano di sopra. Anche loro hanno a disposizione piccoli tavolini con piccole seggioline, ... manca loro il café.

sabato 13 dicembre 2008

Grand Theft Autobus

Ci sono almeno centosettanta linee di bus a Buenos Aires. Tutti in gara tra loro. Gli autobus si sorpassano e si tagliano la strada, seminando il panico nelle affollate vie del centro. Ogni linea ha una livrea differente, somigliano un po' a vecchie auto da corsa americane. Molti mezzi sono personalizzati con pararuota in metallo, prese d'aria supplementari e modifiche aerodinamiche. Viaggiano a velocità folli consci del fatto che la regola stradale principale è: "il più grosso ha la precedenza". Ogni tanto ad una fermata c'è un un addetto che controlla l'autobus e prende appunti, forse tiene i tempi sul giro, o controlla la telemetria, cose così. Devono avere dei motori a gasolio o a carbone... o a topi morti, visto il fumo nero che si lasciano dietro. Sono una delle principali cause (assieme alle graticole) del notevole inquinamento di Buenos Aires. Ma ogni linea appartiene ad una differente compagnia privata, per cui i mezzi non verranno sostituiti tanto presto.
Per fortuna perché sono bellissimi.
Io tengo per il 10.

domenica 7 dicembre 2008

L'ascensore deammortizzato

Il terzo divertimento di Aaron dopo le scale mobili e la caccia ai piccioni è l'ascensore del nostro palazzo, senza ammortizzatori. Il nostro condominio è di 10 piani e ha ben tre ascensori stile profondo rosso. Aaron gestisce tutto il percorso, apre le due porte dell'ascensore, si accerta che tutti siano in posizione con le gambe leggermente piegate per attutire il colpo dell'arrivo, schiaccia il pulsante, lo 0 o il 4, a seconda, poi si parte... Per uscire dal condominio servono le chiavi, non esiste il "tiro" ed ogni giorno c'è un portinaio differente, ... non ho ancora ben capito questa cosa, forse è sempre lo stesso ma non lo riconosco, non so.

sabato 6 dicembre 2008

The sounds of Chacabuco

Il nostro appartamento è in calle Chacabuco al quarto piano nel cuore del quartiere. Molti suoni giungono alla nostra finestra: parallelepipedi di latta colorata sbuffanti nuvole nere sfrecciano come locomotive a carbone sotto il nostro terrazzino, sono gli autobus di Buenos Aires (di cui vi parleremo). Alle 9 di sera passa il camion delle immondizie che fa più rumore di una mietitrebbia. La discoteca che abbiamo esattamente di fronte fa si che gli schiamazzi notturni cullino i nostri sogni fino all'alba, quando i camion iniziano a scaricare provviste nel supermercato cinese subito di fianco. In tutta la via ci sono lavori in corso, quindi ruspe, martelli pneumatici ecc... Un nostro vicino di casa suona la tromba. Il venerdì, sabato e domenica nello stesso palazzo della discoteca ma due piani più in alto, esattamente di fronte alla nostra finestra  si tiene un corso di cornamusa! (giuro).
Per fortuna abbiamo tutti il sonno pesante.

venerdì 5 dicembre 2008

La Tagliata al cucchiaio

Abbiamo mangiato la famosa carne argentina.
Siamo entrati in un ristorantino abbastanza elegante che ci hanno consigliato, e un po' ci siamo commossi.
Abbiamo ordinato due bistecche al sangue per noi (sono molto più digeribili quando le si paga cinque euro) e un filetto per i bimbi.
Il cameriere, molto gentile, ha tagliato la carne nel piatto dei bambini, col cucchiaio.  

giovedì 4 dicembre 2008

Finalmente a Santelmo

Finalmente a Santelmo, il barrio che ci ospiterà per 5 settimane a Buenos Aires. Barrio antico, pieno di invitanti localini, vecchi ma ancora al massimo della propria accogliente atmosfera, barrio dove si respira un'aria da paese, dove tutti sembrano conoscersi, compresi i barboni e i molti piccioni. Aria di primavera, ci fermiamo a prendere una birra in Plaza Dorrego, frequentata da turisti, qualche nostalgico fricchettone e dai tanti piccioni di prima. Dopo le scale mobili, la caccia al piccione è l'attrazione del momento per Aaron e Nausicaa. I piccioni non sono bistrattati come i nostri, vengono accolti dai frequentatori dei bar con noccioline nelle mani... ma l'usanza in questo caso non ci conquista. Birra con tapas di prosciutto crudo e qui vi lascio...

mercoledì 3 dicembre 2008

Piove

I primi tre giorni ha sempre piovuto e la temperatura era molto più bassa della media stagionale, solo 20 gradi (hahaha), questo ha limitato i nostri spostamenti, ma ci ha dato un po' più tempo per adattarci. Ora il tempo è bello, arriverà il caldo, quello vero. Siamo a Santelmo, uno dei barrios più antichi di Buenos Aires, un tempo per ricchi, oggi quartiere popolare, molto decadente e molto affascinante. Ad ogni angolo si trovano vecchi ristoranti e bar ottocenteschi con grandi vetrate che si affacciano sulla strada, sembra una Parigi povera. Non siamo ancora usciti da qui.

martedì 2 dicembre 2008

Aereoporto

Aaron e Nausicaa hanno escogitato un nuovo mezzo di trasporto, si sdraiano sulle valigie trolley, si aggrappano alle maniglie e mentre noi li tiriamo, si lasciano trascinare appesi come cappotti. 

Hanno trascorso ore nel nuovo Terminal 5 di Heathrow salendo e scendendo le scale mobili, intralciando viaggiatori, hostess, piloti e congestionando il traffico aereo britannico.

lunedì 1 dicembre 2008

Italia-Londra

Chi conosce Nausicaa non si meraviglierà del fatto che a Londra è stata perquisita in dogana. 
Mentre Lord Aaron passava tranquillamente senza alcun sospetto ed Emanuele assaggiava tutti i biberon per dimostrare che non contenessero niente di esplosivo, Nausicaa guardava con aria colpevole la poliziotta che la tastava. È passata! Qualsiasi cosa le stessero cercando non l'hanno trovata.