giovedì 29 gennaio 2009

Siamo in un posto dove...

Dove ognuno costruisce la propria casa come e dove vuole.
Dove le case sono calde, luminose e accoglienti capanne di legno e lamiera.
Dove dalle finestre si vedono le più grandi navi del mondo attraversare il Canale di Beagle tra Atlantico e Pacifico.
Dove arrivano e ripartono i cargo per l'Antartide.
Dove passano tutte e quattro le stagioni, almeno due volte al giorno.
Dove i bambini giocano sotto la pioggia in maglietta accanto a turisti vestiti come esploratori artici.
Dove i continui cambiamenti climatici e il vento, che di notte fa tremare le case, mettono a dura prova la stabilità mentale.
Dove ci si può confondere tra alba e tramonto.
Dove si dice che la gente sia un po' matta.
Dove tutti sono di passaggio, vengono da ovunque e prima o poi andranno chissàddove. Ma nel frattempo ti invitano a cena.
Dove il piatto tipico è un granchio delle dimensioni di un cocker.
Dove è difficile arrivare ma altrettanto difficile andarsene. 
Dove anche col cielo più cupo e nuvoloso c'è una gran luce, non si sa da dove venga ma c'è.

giovedì 22 gennaio 2009

La bevanda nazionale

Sa un po' di acqua calda versata in un posacenere, Tatiana non riesce a berlo, ma a me il mate piace molto. Spero non dia dipendenza.

martedì 20 gennaio 2009

Ushuaia

In fondo alla collina sulla quale siamo c'è il mare! C'è la baia con il porto. D'inverno si scia. C'è una delle piste più famose del mondo, la pista Cerro Castor aperta da Aprile a Ottobre, dove vengono ad allenarsi personaggi famosi... non so chi. In città non fa mai troppo freddo perchè Ushuaia è protetta dalle montagne e mitigata dal mare. La temperatura non va mai al di sotto dei -3. Fa più freddo da noi. Da voi!!! Il problema è la luce, ora fa buio a mezza notte e mezza e torna la luce alle 3 e mezza del mattino, ma d'inverno è il contrario.

Tierra del Fuego

Siamo partiti da Montevideo in nave e siamo arrivati a Ushuaia in corriera dopo due giorni e mezzo di viaggio. Così sì che ci si rende conto delle distanze... L'Argentina è veramente grande. Basta pensare che la provincia di Buenos Aires è grande quanto l'Italia. Insomma, abbiamo attraversato il deserto, cespugli e pietre per ore ed ore, fino ad entrare, il terzo giorno, nel territorio delle fiabe, folletti ed elfi, ruscelli, laghetti e nebbioline. Licheni e muschi che si calano a frange dagli alberi. Foreste spettrali con tronchi spezzati e sparpagliati come fossero stati sorpresi da un ciclone. Vette innevate e prati di morbido muschio. Inimmaginabile!
Nausicaa dopo un'ora di viaggio aveva chiesto: siamo arrivati? Come rispondere... No, mancano più di due giorni. Ma in fondo ha accettato la situazione dopo cha Aaron ha risposto: ora viviamo qui. Conciso, ma efficace. Ed è stato proprio come se fossimo in casa, col loro vantaggio che ci possedevano completamente. Possedevano la nostra completa disponibilità: storie, giochi, attenzioni, coccole, intrattenimenti vari, biscotti che provenivano dai sedili posteriori, tutto ciò che si può desiderare. Non ho quasi avuto il tempo di leggere...
Ora siamo in una casa meravigliosa sulla collina alle spalle di Ushuaia: Calle Isla de los Pajaros, Barrio Mirador del Beagle, Tierra del Fuego. Solo l'indirizzo fa pensare.

lunedì 19 gennaio 2009

Commentate!!!


Queste pagine sono visitate mediamente da quindici persone al giorno, un centinaio in totale, quasi tutte timide o pigre! Vogliamo più commenti!!! Una frase, un saluto, qualsiasi cosa, anche se non centra nulla, vedete voi... Insomma se vi fate sentire è più divertente.

P.S. abbiamo aggiornato le foto.

domenica 18 gennaio 2009

Diario di bordo

Alle 11 di mattina del 13 gennaio un taxi ci ha portato dal centro di Montevideo, Uruguay, all'imbarco del traghetto, attraverso il Rio della Plata in tre ore siamo tornati in Argentina, dopo 5 ore di attesa siamo saliti sull'autobus che in 38 ore di viaggio non-stop ci ha scaricati a Rio Gallego, pronti per l'ultima tratta, sempre in bus, ulteriori 12 ore nelle quali abbiamo passato due frontiere e lo stretto Magellano, siamo arrivati a Ushuaia, Terra del Fuoco, alle 10 di sera del 15 gennaio.

Ne è valsa la pena.


lunedì 12 gennaio 2009

Anche noi in settimana bianca

Dopo una notte in autobus siamo stati catapultati per una settimana in una dimensione completamente irreale dopo la vita di Buenos Aires. Non più autobus, marciapiedi polverosi, palazzi d'epoca neri di smog, rumore, discoteche, trombe e conamuse, ma tori, cavalli, alberi secolari, oche e uccellini cinguettanti. L'impatto è stato avvertito forte e chiaro, soprattutto dai bambini, liberi di correre e scorrazzare senza più la costante presa della mano. Pericolo di perdersi nessuno, l'orizzonte si dissolve dove il tuo sguardo non può più arrivare. Aaron e Nausicaa in questa settimana non si sono mai sentiti, erano inesistenti. Animali, sassi, bastoni, cinguettii, tutto era per loro oggetto di studio e curiosità. Poi per infiocchettare il tutto, una piscina bordata di azulejos spagnoli e passeggiate a cavallo al tramonto. Insomma siamo stati ospiti in una Estancia, proprietà terriera, all'interno dell'Uruguay, a 30 Km da Montevideo. Antica residenza estiva di qualche presidente Uruguaiano, ora sede dell'Ambasciata di San Marino. Ancora grazie ai nostri ospiti.

domenica 11 gennaio 2009

Vedi i casi della vita...

Allora, prima di partire cerco su internet assicurazione sanitaria per il viaggio. Worldnomads.com sembra una delle migliori, clicco su what we cover... e ci sono io!!! (assieme a un elefante, un pappagallo e altra roba)

E' una foto che mi ha fatto Steve in vendita su iStock.

... un' assicurazione sanitaria...

Dite che porta male?


mercoledì 7 gennaio 2009

Estancìa Taranco

Da qualche giorno siamo qui. Non abbiamo la connessione internet ma stiamo bene.

Molto bene.

venerdì 2 gennaio 2009

Lost

Sembrano i reduci di un naufragio ma sono bagnanti sulla "spiaggia" di Buenos Aires

giovedì 1 gennaio 2009