mercoledì 25 marzo 2009

Il dentista

Siamo andati dal dentista, è praticamente sotto casa. Beh! Esteticamente l'impatto è diverso da ciò a cui siamo abituati. Manettini tutti pieni di calcare, lampada coperta da un plexiglass tagliato a mano tutto pieno di impronte, una parete piena di foto ricordo di dentiere e dentature di ogni genere, poltrona anni 70 che sollevandoti produce rumori sinistri. Il dentista si muove disinvolto nel suo mondo, non ha assistenti, quindi è costretto ad armeggiare velocemente tra gli strumenti di lavoro, ha la mano non proprio leggera ma sembra sicuro di sè, conversa allegramente e commenta il Karaoke che va in onda di fronte il tuo sguardo da una televisione appesa sopra la tua testa. Non si atteggia da cardiochirurgo, più da meccanico magari, ha anche criticato alcuni lavori dei nostri dentisti precedenti. In Italia uno così farebbe un pessimo effetto, un po' come un rappresentante che viaggia su una R4 scassata. Però ci pare bravo. Stiamo iniziando a pensare che la superattrezzatura dei dentisti italiani serva solo a rassicurare e a giustificare la spesa. A proposito, il calcolo della tariffa è semplice, rispetto alla media dei prezzi italiani basta togliere uno zero.

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