martedì 7 aprile 2009

Succede agli altri

Stavamo facendo un giro di tre giorni in una zona di parchi nazionali, a 500 chilometri da casa. Abbiamo sentito del terremoto lunedì pomeriggio, di sfuggita alla radio. Nella zona non c'è internet. Ci siamo fermati in qualche locale per saperne di più, ma radio e televisione davano alla notizia lo spazio che spetta a ciò che succede dall'altra parte del mondo: venti secondi, di cui dieci a rassicurare sul fatto che non ci sono argentini fra le vittime. Succede così anche in Italia. Non siamo riusciti ad avere notizie chiare fino al giorno dopo, quando abbiamo comprato il giornale. Ora so perché se succede qualcosa di serio si tende a fare indigestione di telegiornali, anche se ripetono sempre le stesse cose e mostrano sempre le stesse immagini. Perché il silenzio è peggio.


1 commento:

CRISTINA ha detto...

In certi momenti il silenzio è la cosa migliore...si evita almeno di sentire "casualmente" un mucchio di puttanate!!!
CIAO AMICI!!