martedì 20 gennaio 2009

Tierra del Fuego

Siamo partiti da Montevideo in nave e siamo arrivati a Ushuaia in corriera dopo due giorni e mezzo di viaggio. Così sì che ci si rende conto delle distanze... L'Argentina è veramente grande. Basta pensare che la provincia di Buenos Aires è grande quanto l'Italia. Insomma, abbiamo attraversato il deserto, cespugli e pietre per ore ed ore, fino ad entrare, il terzo giorno, nel territorio delle fiabe, folletti ed elfi, ruscelli, laghetti e nebbioline. Licheni e muschi che si calano a frange dagli alberi. Foreste spettrali con tronchi spezzati e sparpagliati come fossero stati sorpresi da un ciclone. Vette innevate e prati di morbido muschio. Inimmaginabile!
Nausicaa dopo un'ora di viaggio aveva chiesto: siamo arrivati? Come rispondere... No, mancano più di due giorni. Ma in fondo ha accettato la situazione dopo cha Aaron ha risposto: ora viviamo qui. Conciso, ma efficace. Ed è stato proprio come se fossimo in casa, col loro vantaggio che ci possedevano completamente. Possedevano la nostra completa disponibilità: storie, giochi, attenzioni, coccole, intrattenimenti vari, biscotti che provenivano dai sedili posteriori, tutto ciò che si può desiderare. Non ho quasi avuto il tempo di leggere...
Ora siamo in una casa meravigliosa sulla collina alle spalle di Ushuaia: Calle Isla de los Pajaros, Barrio Mirador del Beagle, Tierra del Fuego. Solo l'indirizzo fa pensare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma in un posto così da fiaba, quando arriverà l'inverno come sarà? In fondo alla collina c'è il mare?

Anonimo ha detto...

Bellissime le foto di Estancia Taranco. Aspettiamo quelle della Terra del Fuego!! prosegue la mia profonda invidia...Bacioni a tutti e 4. Fio

Anonimo ha detto...

sembra che la fine del mondo sia proprio la fine del mondo!!!
Si legge che state bene, deve essere una bella dimensione potersi godere un viaggio attraverso gli occhi di due bambini(intendo voi eh! o forse no?)

Emanuele ha detto...

Avevamo dei dubbi sulla "tenuta" dei bambini in un viaggio così lungo. Quando Nausicaa, a mezz'ora dalla partenza, ha chiesto -siamo arrivati?- ho temuto il peggio, tipo il linciaggio da parte degli altri passeggeri o che una task force del telefono azzurro fermasse l'autobus e ci giustiziasse sul posto. Invece Aaron e Nausicaa sono stati fantastici, come sempre, quando è necessario.

Emanuele ha detto...

Ciao Debra!!!